Alexander Museum

Alexander Museum Palace Hotel

Non solo albergo e non solo installazione,  una contaminazione originalissima tra soggiorno turistico ed evento culturale a Pesaro, per un turismo di scopo e non solo tradizionale.

 

L’ospitalità alberghiera si coniuga con l’arte e il connubio ha dato alla luce l’hotel-installazione, né esclusivamente albergo, né solamente museo, ma un’opera complessa, frutto di 4 anni di lavoro in cui sono stati coinvolti ingegneri, architetti e soprattutto artisti famosi ed emergenti. Nomi come, ad esempio, Giò Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Sandro Chia hanno dato il loro sostanziale contributo per la realizzazione di questa performance permanente, come la definisce l’ideatore, conte Alessandro-Ferruccio Marcucci Pinoli di Valfesina, Nani per gli amici, personalità particolarissima ed eclettica, scrittore, poeta, pittore e scultore, protagonista della vita culturale pesarese. Ogni sala, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso, a cominciare dalla stele di Enzo Cucchi, alta 16 metri, all’entrata, fino alle porte delle camere, ciascuna un’opera a sé, diversa dalle altre. Nove piani di arte contemporanea, coinvolte in un gioco dinamico di incontri, confronti, mostre e corsi che fanno dell’Alexander anche un laboratorio delle nuove forme espressive della pittura,della scultura, ecc.


Una fucina di attività

Dopo anni di riflessione, nel 2004 il conte Nani, già proprietario dei Vip Hotels (Hotel Savoy e Vittoria a Pesaro e Bonconte, San Domenico e Dei Duchi a Urbino), concretizza le sue idee coinvolgendo nel progetto 2 architetti, 3 ingegneri e un centinaio di artisti per realizzare un’opera “vivente”, una grande scultura di ben 9 piani sul lungomare di Pesaro e al tempo stesso una complessa “installazione” con tanti protagonisti, capace di una lunga “performance” di 365 giorni all’anno, per 24 ore al giorno. Un progetto che ben si addice all’ideatore, che Vittorio Sgarbi, suo grande amico, definisce “gentile, disponibile, originale… una persona la cui esistenza è fondata sul paradosso”. Avvocato, console, ambasciatore, Nani “è da sempre uomo impegnato in imprese ed iniziative private e pubbliche, ma tra queste privilegia decisamente quelle culturali”, come ha scritto Carlo Bo.


Un'opera d'arte unica

L’albergo, tutto bianco, comprende 63 stanze realizzate da 75 artisti. In ogni camera gli artisti hanno usato materiali e tecniche diverse, dal ferro, al plexiglass, alla resina. E le tecniche vanno dal dripping al découpage. Anche i restanti ambienti sono opera di altri 25 artisti. La piscina è , “tracimante a sfioro” con mosaici azzurri, tra la spiaggia e l’edificio.
Al piano terra c’è il primo dei tre ristoranti, allestito con opere di Primo Formenti, Gino Marotta, Simon Benetton e altri. Gli altri due si trovano al roof e al piano interrato, il quale ha un giardino “marino” e un soffitto a specchio e una saletta privata per fumatori. Il progetto esterno è stato curato dall’architetto Marco Tamino.


Ospiti protagonisti del fatto artistico

L’Alexander è uno spazio aperto: Il Conte  si aspetta che anche gli ospiti che alloggeranno all’Alexander Museum Palace Hotel siano coinvolti da protagonisti in un ruolo artistico, in cui potranno godere dei benefici dell’arte-terapia o mostrare il proprio talento creativo e diventare autori a loro volta del messaggio universale dell’Arte.

E’ stato dichiarato dalla Trivago nella Top Ten, cioè tra i 10 migliori hotel d’Arte d’Europa, unico Italiano ed è stato inserito nella Biennale di Venezia del 2011 come “opera non trasportabile”.


Se cerchi un Art Hotel al mare questo può far al caso tuo.

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