Marco Martalar






Il simbolo della  rinascita dalla tempesta Vaia

Lupa del Lagorai  - Levico Terme (TN)

Aquila Vaia - Marcesina, Grigno (TN)

Drago Vaia - Magrè Lavarone (TN)

Leone Alato - Opera itinerante

Cerva Malga - Millegrobbe (TN)

La custode - Isola della Certosa - (VE)

Il drago Vaia è stato bruciato per atto doloso

La maestosa opera realizzata con i resti della tempesta Vaia da Marco Martalar è stata incenerita da un incendio doloso lo scorso 22 agosto, un martedì sera. L'individuo, con un atto di triste stupidità umana, ha mancato di rispetto all'artista e a una comunità che aveva eretto nell'opera il simbolo della rinascita è ricercato dagli investigatori.  Anche se verrà arrestato il drago vaia non esiste più.

Ma possiamo dare tutti un sostegno per rifinanziare l'opera, che sarà ancora più grande e più bella di prima! Tramite una donazione liberale anche tu potrai essere uno dei promotori della rinascita! Il link ti porta alla piattaforma organizzata dal sindaco Isacco Corradi per il comune di Lavarone e il Comitato Valorizzazione Avez del Prinzep.

Raccolti 46.000 € per la ricostruzione del Drago Vaia

In data 24 ottobre 2023 la raccolta fondi "Drago Vaia in Fiamme DEVE rinascere" ha raggiunto oltre 46.000 €  con oltre 1.600 donazioni liberali. Per arrivare all'obbiettivo di ricostruirne uno nuovo e migliore la cifra necessaria ammonta a 50.000 €. Non vediamo l'ora di raggiungere tutti insieme quest'obbiettivo! Fai anche tu una donazione, bastano anche solo 5 €.

Marco Martalar

Marco Martalar è uno scultore che trae ispirazione artistica dai boschi e dalla forte natura dell’Altopiano di Asiago dove vive e lavora. Pini, larici e faggi scendono dal versante fin quasi dentro al suo laboratorio, posto a Mezzaselva di Roana, permeato di profumo di piante e segatura. Inizia con disegni preparatori che solo in parte rispecchieranno la scultura finale. Hanno il compito di predisporre l’animo dell’artista e coinvolgerlo in un progetto. Sarà poi il legno, con la sua naturale vitalità, a determinare il risultato, a consegnarci la scultura definitiva. Seguendo la sua fibra, ascoltando la musica che il legno emette, volando con l’immaginazione, dalle mani del nostro artista escono figure sinuose, primordiali e leggere. Così le piante riprendono vita nella scultura di Martalar dopo averne attraversato la sua creatività.


Quando tutto ebbe inizio

ISPIRAZIONE

“Sono un uomo dei boschi, dopo Vaia mi sono ritrovato a camminare tra le mie montagne e a incontrare ad ogni passo alberi divelti, radici scoperte...presto lo sconforto si è trasformato in ispirazione: volevo curare la ferita della natura trasformandola in un'opera d'arte che ne conservasse la memoria ma che desse anche un segno di speranza e rinascita".

 

LA TECNICA

L'artista si specializza in una tecnica definita assemblage che, nella fattispecie, prevede la progettazione di un corpo di sostegno, generalmente in legno o metallo, che ricalca una sorta di "scheletro interno" del soggetto raffigurato, per poi passare a un'attenta e meticolosa fase di raccolta: radici, cortecce, rami; prettamente larice, faggio ed abete. La successiva fase di assemblaggio esprime l'incontro tra la visione artistica di Martalar e le forme della natura che, in modo solidale, vanno a costituire la "pelle esterna" delle sue opere e si agganciano al corpo sottostante con l'applicazione di diverse centinaia di viti.

Le opere sono state presentato anche alla Biennale di Venezia e Martalar ha ricevuto una critica da Vittorio Sgarbi.


I COMMENTI DEI VISITATORI

Cosa dicono i visitatori delle opere di Martalar? Segui l'artista nel suo profilo social e scrivi il tuo commento:

Il successo dello scultore Marco Martalar 

Le opere di Marco Martalar dal valore stimato tra i 30.000 e i 60.000 € cadauna fanno parte di vari percorsi naturalistici  di Land Art tra le montagne del Veneto e del Trentino. Si stima che queste istallazioni abbiano generato flussi turistici superiori alle 100.000 unità a dimostrazione che l'Arte, quella bella, può diventare un volano per il turismo e stimolare emozioni sui spettatori.


Dove trovare le opere

Cliccando sulla mappa potrete visionare foto e posizione di tutte le sculture. 

   1.    Angelo  - Itinerante

  2.    Cervo - Lavarone (TN)

 3.     Grido  - Itinerante

 4.     Ape Vaia - S. Pietro Mussolino (VI)

 5.     Gallo Vaia - Altopiano di Asiago (VI)

 6.     Basalisc - Val Camonica (BS)

 7.     Drago di Vaia - Lavarone (TN)

 8.     Lupa del Lagorai - Levico Terme (TN)

 9.     Leone Alato di Vaia -  Itinerante -  recentemente a Iesolo (VE)

10.   Airone - Quinzano d'olio - (BS)

11.  Aquila  di Vaia - Marcesina (TN)

12.  Ninfa Cantina Poli (privata) 

13. Grifone Vaia -  Castel Tesino, loc. Celado  (TN)

Altre opere itineranti come la mano sono state in Toscana.  Ci sono alcuni progetti in corso promossi da Selvart,  Urban Art.

Marco Martalar si trova a Mezzaselva di Roana nella provincia di Vicenza dove potrai trovare la sua atelier e visionare altre opere come le bellissime sculture in legno "Fuoco e Acqua".

Inoltre Martalar ha contribuito alla creazione del percorso SelvArt, un percorso verde dentro un bosco con  opere artistiche in legno.

News su Marco Martalar:

Il Grifone Vaia del Tesino

E' stato appena inaugurata la nuova opera di Marco Martalar, Il Grifone. E' alto 6 metri e lungo ben 9 metri e pesa 35 quintali. Domina come un guardiano la località di Celado dal quale si può vedere l'altopiano del Tesino e la vetta cima d'Asta. E' stato posizionato sul confine tra trentino e veneto come simbolo dell'unione. Istallazione è stata organizzata dal Comitato Amici del Grifone Tesino. Vi aspettiamo per un nuovo trekking!

Se vuoi sostenere la ricostruzione del drago Vaia andato distrutto per atto vandalico ricordati che puoi fare la tua parte in questa raccolta fondi:

L'Haflinger di Strembo

"L’ HAFLINGER DI STREMBO" .             

Costruito con oltre 2000  pezzi di radici di larice,  è con ogni probabilità Il Cavallo in legno più grande d'Europa. 

7 metri di altezza, 5 metri di lunghezza, 1800 viti,  3 mesi di lavoro. L'installazione si trova nel parco Giorgio Ducoli, in val Rendena (Tn) , nello splendido paesino di Strembo.

L'opera è già aperta al pubblico,  ma attualmente è ancora circondata da transenne per il completamento dei lavori di messa in sicurezza e dell’ illuminazione. È stato un lavoro lungo e con notevoli complicazioni  per il fatto che il cavallo è rampante cioè impennato e poggia solamente su tre punti a terra, ma la soddisfazione è stata davvero molta .           

L' idea di realizzare un cavallo  è nata oltre un anno fa con l'incontro tra me e un gruppo di appassionati degli  haflinger,  magnifica razza allevata in val Rendena, a memoria del mondo contadino, ed oggi utilizzato per molteplici scopi.

L’ Haflinger è

un cavallo dalle caratteristiche docili e generose. Ringrazio l'associazione Strembo e Tradizione e il comune di Strembo che hanno reso possibile la realizzazione della statua.

Un’ opera che appartiene a tutta la comunità e alle persone che la visiteranno .